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Aggiornamento SBK 27 Settembre 2009 IMOLA

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Re Nero

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Aggiornamento SBK 27 Settembre 2009 IMOLA Xxx10


Dalle proteste per l'asfalto del primo giorno ai contrasti fra Biaggi e Simoncelli, a una vittoria che lascia molte perplessità. Gare combattute e trionfo della Desmo con Haga e Fabrizio


Imola – il ritorno delle Superbike sull'autodromo del Santerno è stato accompagnato da polemiche alla vigilia, da polemiche al termine delle gare e sarà senz'altro seguito da altre polemiche nei giorni a venire.
Dapprima la minaccia di non correre da parte dei piloti, che protestavano per l'asfalto troppo scivoloso; un episodio che ha sconvolto la giornata di venerdì e che si è poi dimostrato molto più gonfiato che reale. Poi il muro virtuale innalzato all'interno del box Aprilia, dove Max Biaggi e Marco Simoncelli sono stati costretti a convivere senza amore e con accesa rivalità. Poi ancora la squalifica di Badovini dopo la sua bella vittoria nella STK 1000, a causa di alcuni viti di titanio della SBK improvvidamente montate dal Team Aprilia sulla sua moto. A seguire, il contatto fra Biaggi e Simoncelli, che ha coinvolto l'incolpevole Spies in Gara-2. Infine la vittoria, ancora in Gara-2, di Fabrizio sul compagno di squadra Haga, una vittoria che toglie 5 punti ad Haga e che potrebbe quindi costare alla Ducati e al suo pilota giapponese il titolo mondiale 2009.
Per i puristi dello sport ciò che conta non sono le polemiche, ma le vicende agonistiche. Si può essere in gran parte d'accordo, ma almeno per quanto riguarda la vittoria di Fabrizio qualche riflessione non si può evitare. E sicuramente, rientrati alla vicina Borgo Panigale, lontano dai giornalisti, dal pubblico, dagli addetti ai lavori, gli uomini della Ducati si confronteranno sull'opportunità o meno di questa vittoria. Nulla da togliere al valore di Fabrizio, ma non si può dimenticare che in un Team che dà il massimo e che punta con tutte le sue forze, anche economiche, a vincere il titolo mondiale, tutti dovrebbero lavorare per l'obiettivo comune. Anche i piloti.
Detto questo, torniamo alle gare. Lasciando le cronache ai due articoli ad esse dedicati, ci preme celebrare il trionfo delle moto italiane, Ducati e Aprilia, che sul circuito di casa hanno inflitto una sonora sconfitta a tutte le marche concorrenti. Non sarà sempre così, ma oggi è stato così e ce ne compiaciamo. La nostra soddisfazione è anche per la vittoria di Haga, arrivata in una momento cruciale e dopo tre gran premi disgraziatissimi. Una vittoria che smentisce chi, con eccessiva fretta e un po' di superficialità, aveva ormai assegnato il titolo 2009 a Spies e condannato Haga al ruolo di eterno secondo. Oggi Spies ha sofferto, messo in difficoltà dalla fortissima accelerazione delle due italiane a due e a quattro cilindri. A fine corsa ha detto: "Ok, oggi il circuito era favorevole alla Ducati, altre volte abbiamo corso su piste più adatte alla Yamaha. Non è ancora detta l'ultima parola". Ha perso con grande sportività e altrettanto ha fatto Noriyuki Haga, che ha accusato il colpo senza manifestare apparente contrarietà. Almeno nell'immediatezza del fatto...
Jonathan Rea era atteso come uno dei potenziali vincitori, e nei primi giri sembrava in grado di tenere il passo dei più veloci avversari. Però oggi qualcosa non è andato per il suo verso: il giovane irlandese ha commesso diversi errori, tali e tanti da meravigliare, visto che non si era mai dimostrato un pilota irruente ed istintivo, ma un vero talento della guida in pista. Strano.
Chiudiamo con due righe sull'incidente fra Biaggi, Simoncelli e Spies in Gara-2. Ovviamente le opinioni sulla vicenda sono discordanti: scontato che Spies non c'entra per nulla, c'è chi erge Biaggi a vittima, chi dice che Simoncelli ha fatto ciò che un pilota deve fare, chi infine opta per il concorso di colpa. L'entrata di Marco su Max è stata indubbiamente dura e in una posizione che non lascia molto margine per manovre correttive, ma la porta lasciata aperta era troppo invogliante. Bene, mettiamola così: un tentativo di sorpasso come questo è criticabile durante la gara e fra compagni di squadra, specie se non ci si sta giocando nulla di importante, mentre è concepibile ed accade spesso all'ultimo giro. Basta.


Le classifiche dei campionati delle derivate di serie dopo il GP di Imola del 27 settembre 2009





1 Noriyuki Haga (JPN) 391
2 Ben Spies (USA) 388
3 Michel Fabrizio (ITA) 330
4 Jonathan Rea (GBR) 263
5 Max Biaggi (ITA) 257
6 Leon Haslam (GBR) 219
7 Carlos Checa (ESP) 183
8 Tom Sykes (GBR) 176
9 Jakub Smrz (CZE) 155
10 Shane Byrne (GBR) 149
11 Ryuichi Kiyonari (JPN) 141
12 Yukio Kagayama (JPN) 104
13 Shinya Nakano (JPN) 86
14 Régis Laconi (FRA) 77
15 Troy Corser (AUS) 76
16 Max Neukirchner (GER) 75
17 Ruben Xaus (ESP) 57
18 Broc Parkes (AUS) 41
19 Matthieu Lagrive (FRA) 24
20 John Hopkins (USA) 17
21 Fonsi Nieto (ESP) 17
22 Marco Simoncelli (ITA) 16
23 Lorenzo Lanzi (ITA) 15
24 Leon Camier (GBR) 13
25 Karl Muggeridge (AUS) 13
26 Gregorio Lavilla (ESP) 12
27 Jamie Hacking (USA) 9
28 James Ellison (GBR) 8
29 Makoto Tamada (JPN) 8
30 Sheridan Morais (RSA) 8
31 Simon Andrews (GBR) 6
32 Tommy Hill (GBR) 6
33 Matteo Baiocco (ITA) 5
34 Luca Scassa (ITA) 5
35 Brendan Roberts (AUS) 3
36 Roberto Rolfo (ITA) 3
37 Vittorio Iannuzzo (ITA) 2
38 Alessandro Polita (ITA) 1
39 Jake Zemke (USA) 1

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